“Solo con gli occhi” – Wataya Risa

risa_01“Io detesto essere esclusa, ma odio ancora di più far parte di un gruppo.
Appena ne diventi membro ti devi adeguare agli altri, è un comportamento che non porta a nulla.”
Questo è il modo di vedere le cose e le amicizie di Hatsu, studentessa che ha appena iniziato il suo primo anno di scuola superiore.
Il rumore delle striscioline di carta che strappa durante le lezioni è l’unica cosa che le permette di non sprofondare completamente nell’enorme voragine di solitudine e tristezza che prova nel suo cuore.
Persino la sua amica delle medie, Kinuyo, è riuscita a farsi degli strambi amici e passo tutto il suo tempo in loro compagna.
Ma Hatsu non è la sola ad essere emarginata dal resto della classe, c’è anche quello strano ragazzo Ninagawa con la sua strana e maniaca ossessione e adorazione per la bellissima modella e cantante Oli-chan.
Amore, odio, abbandono alla solitudine, tristezza, gelosia, ossessione e un legame invisibile che unisce i due protagonisti, dove l’oggetto del desiderio è raggiungibile “solo con gli occhi”.
Il percorso di crescita di due adolescenti chiusi in loro stessi e lontani dal resto del mondo, entrambi che si ritrovano davanti a emozioni e sensazioni completamente nuove e sconosciute, entrambi che cercano di sopravvivere giorno per giorno, notte dopo notte lottando contro il triste e angosciante grido della solitudine e dell’emarginazione; entrambi troppo diversi ma unici.
Con questo piccolo ma grande capolavoro, Wataya Risa, scrittrice giapponese appena ventiduenne, dopo il successo del best seller “Install” scritto alla tenera età di appena diciassette anni e vincitore del premio Bungei nel 2001, ritorna con “Solo con gli occhi”, un malinconico romanzo capace di far avvicinare dolcemente il lettore al problematico e sottile mondo dell’adolescenza, descrivendo alla perfezione emozioni e stati d’animo della sua protagonista alle prese con il primo amore e in conflitto estremo con la gelosia del suo cuore.

Irene Crocco, 3Eu