Vico e la “Scienza nuova”. Il salto moderno

L’articolo, scritto da Eugenio Scalfari, è pubblicato su La Repubblica.

Nacque a Napoli nel 1668 e a Napoli morì nel 1744. Ebbe una vita travagliata da lavori inadeguati alla vastità e profondità del suo talento, ma necessaria per portare avanti una famiglia assai più numerosa delle risorse disponibili, bocche da sfamare, bambini da educare, anziani da assistere. Nella casa paterna erano otto tra fratelli e sorelle quando prese moglie erano altri otto e lui fece di tutto: lettore per pochi soldi all’Università, precettore in famiglie che se lo potevano permettere, scrittore a pagamento di discorsi, madrigali e orazioni per matrimoni e funerali. Fece di tutto, ma soprattutto studiò. Continua a leggere