Il questionario di Proust: Piervincenzo Di Terlizzi

-Dove ti piacerebbe vivere?

Tra i blocchi di pietra lucida delle vie attorno alla Cattedrale di Trani. Ma è il come, e con chi, che fa differenza, sempre e ovunque. E qui contano le persone -le persone che contano.

-Il tuo ideale di felicità terrena?

Le quattro virtù cardinali: giustizia, prudenza, fortezza, temperanza. Vedere le cose prima, essere padroni delle passioni (conoscendone la forza), tenere duro per cercare ciò che è giusto -magari.

-Per quali errori hai più indulgenza?

Per quelli altrui. Al contrario che per i miei, che aborrisco (specie quando li riconosco: sempre troppo tardi).

-Qual è il tuo personaggio storico preferito?

Il pescatore di uomini di Galilea. A partire da quando è andato in cerca degli ultimissimi.

 -I tuoi pittori preferiti?

Bottticelli, nelle stanze che ci accolgono stupefatti negli Uffizi a Firenze.

Beato Angelico, a San Marco, sempre a Firenze.

Piero della Francesca e la Leggenda della Vera Croce, ad Arezzo.

Più in qui, Edward Hopper.

-I tuoi musicisti preferiti?

Il Rossini delle ouvertures.

Franco Battiato di “Fisiognomica”.

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