“Siamo stanchi di diventare giovani seri o contenti per forza, o criminali o nevrotici. Vogliamo ridere, essere innocenti, aspettare qualcosa dalla vita, chiedere, ignorare. Non vogliamo essere subito già così senza sogni.”
Così scrive Pasolini nella sua celebre opera “La meglio gioventù” e allo stesso modo esordiscono i ragazzi del Liceo Leopardi-Majorana nell’incontro di Pordenonelegge di stamane, che porta il medesimo titolo della raccolta di poesie di Pasolini.
Dopo mesi di preparazione, corsi di recitazione e dizione, ecco infine che gli studenti del triennio riescono a produrre un vero e proprio recital di poesie, tutte incentrate sul tema della giovinezza. Vengono così interpretati con grande ardore svariati autori: da Dante a Leopardi, da Seneca a Foscolo, da Virgilio ad Alda Merini, Dario Fo, Amos Oz e Anna Frank. In particolare spiccano delle recitazoni molto sentite della “Medea” di Euripide e della tragedia di Shakespeare “Giulietta e Romeo”.