Le Voci del Corpo / 2 – Stefano Stefanel e Claudio Tondo mercoledì 12 febbraio in Biblioteca civica

Liceo Leopardi-Majorana – Pordenone / Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia / Biblioteca Civica e Comune di Pordenone

Biblioteca Civica di Pordenone – Sala “Teresina Degan”, 12 febbraio 2014 – h. 17:30

Golden Gala - Diamond League -Meeting di Atletica Leggera Internazionale Iaaf

Stefano Stefanel, Etica ed estetica della pratica sportiva

Il corpo umano e la pratica sportiva entrano nella storia del mondo attraverso l’estetica, non attraverso l’etica. Lo scontro tra Ulisse e Ajace per le armi di Achille è un inno al risultato a qualsiasi costo e lo sconfitto rimane solo, anche se tutti sanno che avrebbe meritato di vincere. L’epica dello sport non coincide mai con la sua etica e questo sta facendo la differenza oggi, dove troppi sono disponibili a barattare un momento di gloria e molti soldi con l’infamia futura. Nello sport la prevalenza dell’estetica condanna tutti alla mera apparenza e la sparizione di quell’apparenza è la certezza che su quello non si tornerà più. Ci sono delle condizioni fisiologiche che non si possono alterare e che pertanto negano determinate prestazioni, ma poi ci sono le prestazioni che determinano ammirazione, godimento, soldi. Allo sportivo non si concede quello che si concede all’attore o al cantante, anche se lo si vuole esteticamente simile a loro. E per questo l’etica è laterale, codificata, ma non attuata. Se non come margine di suprema superiorità dataci dagli dei.

Pistorius

Claudio Tondo, Il corpo performante dell’atleta

Lo sport d’élite si pone all’avanguardia nelle pratiche di fabbricazione dei corpi, diventando un laboratorio per le tecnoutopie di potenziamento (enhancement) dell’umano. Metodiche di allenamento sofisticate, attrezzi ergonomici che si integrano con i corpi, tecnologie e competenze scientifiche per il monitoraggio delle prestazioni, sostanze e materiali dopanti (fino ai casi limite del doping genetico e tecnologico) rendono gli atleti delle macchine psico-fisiche ad alto tasso di efficienza. Il lavoro di modellamento ha un’unica finalità: raggiungere la perfezione biomeccanica del gesto e, di conseguenza, incrementare le performance, realizzando – talvolta in forma eticamente distorta – il motto olimpico citius, altius, fortius. Il corpo dell’atleta diviene inoltre capitale estetico, il cui valore si estende oltre la dimensione sportiva; il suo essere glamour – David Beckham ne è un esempio – lo colloca, assieme alle star dello spettacolo, in una condizione semidivina. La tensione alla verticalità – che caratterizza l’umanità sin dalle origini e che richiede una costante opera di disciplinamento e autosuperamento – trova nelle discipline sportive contemporanee una delle sue manifestazioni più emblematiche e visibili, ponendosi come punto di riferimento per l’umanità tutta. La posta in gioco che si profila nello sport coincide con il desiderio di proiettare i corpi – tutti i corpi – oltre se stessi in una condizione di sublime perfezione narcisistica.

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Le voci del corpo – bodyskindeep e Epifanie del corpo

Silva Pellegrini  –   bodyskindeep

Un breve video, un viaggio figurativo che attraversa le esperienze del corpo, dalla body art ai riti tribali-religiosi. In queste esperienze il corpo si fa supporto di incisioni simboliche che vanno dalla semplice decorazione fino al sacrificio rituale. Corpi dipinti (Yves Klein), fotografati (Man Ray), scarificati e perforati (etnie Hamer e Mursi dell’Etiopia), tatuati ecc. Uno sguardo attraverso varie culture fino agli interventi estetici sui corpi propri delle giovani generazioni dei nostri tempi.

Silva Pellegrini si è laureata in pittura (scuola di Emilio Vedova) presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha iniziato ad esporre nel 1987, passando dall’informale alle video-installazioni attuali. Alcune sue mostre recenti. Collettive: La donna che soffre la donna che s’offre – spazio espositivo Aula Magna Centro Studi, Pordenone (2006); Liberarte –Associazione Culturale Zerouno, Barletta (2006); Gemellaggio Labin – Associazione Culturale Media Naonis, Centro Culturale Aldo Moro, Cordenons (2009); Idrografie – Ex Convento di San Francesco, Pordenone (2012); Outart! Rassegna di videoarte e installazione in esterno – Cordenons (2012) Personali: Villa Perotti, Chions (1999); Ex Essicatoio Bozzoli, San Vito al Tagliamento (1999); Torre Scaramuccia, San Vito al Tagliamento (2002); Ex Ospedale dei Battuti, San Vito al Tagliamento (2004); Centro Culturale Aldo Moro, Cordenons (2008).

Claudia Furlanetto –   Epifanie del corpo

In una prospettiva filosofica e psicoanalitica, si cercherà di interrogare il nostro rapporto con il corpo a partire dall’osservazione di alcune opere dell’artista Lucian Freud. Il movimento di andata di questo breve viaggio, guidato da alcune riflessioni di Merleau-Ponty, ci consentirà di osservare l’apertura o l’estensione ontologica della pittura di Lucian Freud, il suo farsi “carne”. Con il movimento di ritorno, invece, vedremo quel che resta del desiderio nei corpi denudati di Lucian Freud, un viaggio che impedisce a chiunque – artista, modelli e spettatori – di restare o di ritornare là dove si era come Io, come coscienza, come soggetti pienamente presenti a sé. Un viaggio nelle verità dell’inconscio di un artista che ha cercato la verità solo con la pittura, attraverso un lavoro che potremmo definire una costante e inflessibile decostruzione dello sguardo verso una percezione estesa e tattile della gravità carnale dell’essere umano.

Claudia Furlanetto, laurea e dottorato in filosofia, insegna al Liceo Leopardi-Majorana di Pordenone ed è referente per l’indirizzo delle Scienze Umane. Fa parte del direttivo della Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia. Ha collaborato alla cura di iniziative editoriali della collana “Libertà di psicanalisi” delle Edizioni ETS (Pisa). Con Eliana Villalta ha curato il volume Animali, uomini e oltre, edito da Mimesis nel 2011 (Milano-Udine). Nel 2013 ha tradotto e curato per le Edizioni ETS il libro di Jacques Derrida Stati d’animo della psicanalisi, completandolo con un’intervista a René Major (Parigi). È vicina al pensiero e alle pratiche psicanalitiche promosse da Giacomo Contri (Milano).

Biblioteca Civica di Pordenone – Sala “Teresina Degan”, 5 febbraio 2014 – h. 17:30

“Leggiamo insieme” in Biblioteca civica: Hunger games

the-hunger-games-by-suzanne-collinsGiovedì 23 gennaio 2014 presso la sala conferenze “Teresina Degan” – ore 15.00/16.00 si terrà l’incontro su Hunger games di Sezanne Collins per ragazzi delle scuole superiori a cura di Daniela Dose.

Hunger Games (The Hunger Games) è un romanzo per ragazzi scritto da Suzanne Collins. È stato originariamente pubblicatonel 2008 da Scholastic. In Italia è uscito nel 2009 da Mondadori. È il primo libro della trilogia degli Hunger Games.
Il romanzo è ambientato in un Nord America post apocalittico. Protagonista è la sedicenne Katniss Everdeen, che vive nella terra di Panem’, divisa in Distretti e governata da un regime totalitario con sede a Capitol City. In seguito ad un passato tentativo di rivolta, ogni anno da ciascun distretto vengono scelti un ragazzo e una ragazza per partecipare agli Hunger Games, un combattimento mortale trasmesso in televisione. La Collins ha dichiarato che l’idea per Hunger Games è stata conseguenza di un momento di zapping televisivo e che il servizio di suo padre nella guerra del Vietnam l’ha aiutata a comprendere le emozioni derivanti dalla paura di perdere una persona amata.
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Giovedì 12 dicembre Pino Roveredo in Biblioteca Civica a Pordenone

Pino RoveredoNell’ambito del progetto Leggiamo insieme a cura di Daniela Dose, giovedì 12 dicembre dalle 15 ci sarà Pino Roveredo nella Biblioteca Civica di Pordenone. Un’occasione per incontrarlo e per leggere insieme a lui Mandami a dire. Chi può, faccia un salto. Ne varrà la pena!