Incontro con Professor Gabriele Pastrello, docente di storia del pensiero economico all’Università di Trieste.
Sabato 19 gennaio 2013, ore 9,30 – Saletta dell’ex convento di San Francesco
La crisi finanziaria mondiale, diventata anche profonda crisi economica, ha rimesso in discussione le teorie economiche del liberismo puro che tendevano a privilegiare il libero mercato rispetto agli interventi regolatori degli stati e della politica.
Uno dei più ascoltati teorici del liberismo rigorosamente antistatalistico è stato l’economista austriaco von Hayek che di fatto è stato considerato l’ispiratore o comunque il teorico sostenitore delle politiche della Thatcher e di Reagan. Il successo di queste politiche e la fine del sistema comunista dell’Unione sovietica sembravano aver definitivamente consacrato il successo delle teorie e delle prassi liberiste.
Lo Stato e le sue regole sembravano gli ostacoli da eliminare per garantire sviluppo, benessere, libertà.
Poi la globalizzazione dei mercati, soprattutto dei mercati finanziari, ha avviato dei processi che in un clima liberistico hanno portato alle gravi crisi dei nostri giorni. l’Italia nel contesto mondiale ed europeo di fatto ha subito in maniera molto grave gli effetti di questa situazione. Riemerge allora la questione sula opportunità e sulle modalità dell’intervento dello Stato per regolare le attività finanziarie ma anche per un intervento diretto teso a favorire la ripresa economica, soprattutto la ripresa dell’occupazione.
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