Vi ricordate “Sostiene Pereira”? Sì, il romanzo di Antonio Tabucchi in cui un pavido intellettuale riscattava la sua vita con un atto di coraggio e raccontava le orride verità del regime salazarista.
Vi ricordate Filippomaria Pontani? Sì, il giovane e brillantissimo filologo classico che abbiamo amato nei suoi interventi a “Classici contro” in cui alla dottrina si accompagnava una capacità di leggere il presente che è ciò a cui dovrebbe condurre la cultura.
Filippomaria Pontani non ha potuto essere presente alla tre giorni che si è svolta a San Vito al Tagliamento dal 24 al 26 ottobre 2013 dal titolo Aletheia. A scuola di satira (antica). Come Pereira ha deciso di dare il suo contributo a scoperchiare omertosi muri di silenzio.
E questa è la storia che vi voglio raccontare.
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Archivio tag: Aletheia
Giovani, cultura ed insegnamenti – Lisa Piccolo
Nei giorni 18, 19 e 20 settembre noi della VEg ci siamo recati a pordenonelegge, un’importante manifestazione che si svolge annualmente e che ha come protagonisti noti scrittori italiani, invitando però anche noi cittadini ad un piacevole incontro con la cultura. Durante la mattinata di mercoledì siamo andati all’Auditorium Vendramini di Pordenone, dove abbiamo potuto assistere alla presentazione del volume del concorso “Racconti in classe”. Questo concorso prevedeva che studenti di terza media e seconda superiore usassero la loro fantasia ed immaginazione con lo scopo di creare un racconto nel quale ci fosse una frase valida per tutti i partecipanti. La parte di uno dei racconti vincitori che mi è piaciuta di più diceva:” Quando si cade si rompe l’equilibrio tra vita reale e destino.” Mi ha colpita molto, poiché esprime qualcosa che mi riguarda personalmente: spesso infatti mi capita di cadere e non sapere più da che parte prendere in mano la mia vita, così ascoltando questa frase ho provato un certo senso di conforto misto ad una sorta di paura.
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PordenoneLEGGE, e per fortuna! – Martina Majello
Mi chiamo Martina, faccio la quinta ginnasio e questa settimana la mia classe ed io siamo andati ad alcuni eventi…no, scusate ma questo non era il modo con cui volevo aprire questa recensione. In pratica in questi giorni la 5E ha partecipato ad alcuni incontri con diversi lettori, professori e altri importanti personaggi italiani legati al mondo della scrittura. Non per niente la manifestazione che si occupa di organizzarli si chiama Pordenonelegge. I tre giorni che abbiamo passato più tra i vialetti di Pordenone piuttosto che tra i banchi di scuola sono stati veramente creativi e allo stesso tempo impegnativi. Gli incontri che sono stati scelti per noi trattavano degli argomenti completamente diversi, spaziavano infatti dall’inquietudine alla satira. Per non scombussolare le cose credo che dovrei cominciare dal principio, ovvero dovrei raccontarvi di ogni singolo evento, ma non temete, non mi prolungherò così tanto, spero.
Per prima cosa abbiamo partecipato alla presentazione del volume contenente i racconti del concorso “Racconti in classe”. Si tratta di un concorso svolto a livello scolastico dove noi ragazzi abbiamo tre ore di tempo per scrivere un racconto di cui ci viene fornito l’explicit o l’incipit oppure una frase o dei versi da utilizzare come fonte di ispirazione. Chiunque abbia frequentato la terza media o la seconda superiore negli ultimi anni e, soprattutto, nei paraggi dovrebbe sapere di cosa si tratta. L’anno scorso, come hanno spiegato gli studenti stessi che presentavano l’evento, ciò che è stato fornito ai ragazzi era una strofa di una poesia di Pierluigi Cappello, “Parole povere”. Personalmente ritengo che non fosse così facile inserire la frase in un racconto. Quest’anno che cosa si inventeranno? Lo scoprirò io stessa, perché anche la mia classe parteciperà.
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Gli alunni del classico a lezione di satira antica -Chiara Bettini
Anche quest’anno la classe 5^Bg del Liceo Leopardi-Majorana si è recata all’immancabile appuntamento con Pordenonelegge, rinomata manifestazione culturale che la città dedica ogni anno ai libri e ai rispettivi autori.
Nella giornata di giovedì 19 settembre abbiamo preso parte, nel Ridotto del Teatro Verdi, ad un’interessante incontro sulla satira, curato dal professor Alberto Camerotto dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
ALETHEIA, A SCUOLA DI SATIRA (ANTICA), questo il titolo dell’incontro, ha coinvolto diverse classi delle scuole cittadine, ma anche “studenti fuori corso”, desiderosi di immergersi un po’ nell’affascinante mondo della Grecia antica, dove il teatro non è solo una fredda e grigia costruzione di pietra, bensì un luogo di incontri, un luogo in cui si pensa e si scambiano opinioni; il teatro, come lo ha definito il professor Camerotto, è anche consapevolezza e cittadinanza.
I Greci, come ha raccontato il professore, erano soliti recarsi al teatro di Dioniso, dove la satira prendeva vita e diventava protagonista, per esprimere, con i propri occhi e la propria voce, un pensiero critico sul mondo all’insegna dell’ALETHEIA, cioè della verità. Dall’osservazione e dalla critica della realtà nascevano proposte di cambiamento e di miglioramento.
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“ALETHEIA”, satira antica (e non solo) al servizio della Verità – Alberto Francesconi
A Pordenone, giovedì 19 settembre, nella sala del Ridotto del Teatro Verdi, si è tenuta la conferenza ALETHEIA, a scuola di satira (antica), nell’ambito della manifestazione pordenonelegge.it. L’incontro è stato tenuto dal professor Alberto Camerotto, docente all’università Ca’ Foscari di Venezia e da due studentesse, Martina Tosello e Sara Tessarin, che hanno curato insieme al professore e ad altri studiosi dell’Università il progetto “ALETHEIA” sulla satira antica.
L’incontro ha avuto inizio con la spiegazione del termine greco da parte del professor Camerotto il quale, interpellato da Andrea Preo, ha spiegato che la parola “aletheia” significa “verità”, un concetto alla base della satira. Dunque Camerotto è passato ad illustrare al giovane pubblico il progetto, nell’ambito dei “Classici contro”. Si tratta di un’idea nata all’interno dell’Università Ca’ Foscari e che oggi gode della partecipazione di ben dodici Università, sei italiane e sei straniere unite in un gruppo di ricerca internazionale che vuole analizzare la satira nel mondo classico, arrivando alla presentazione, nell’autunno 2013 presso il Teatro Arrigoni di San Vito al Tagliamento, di un laboratorio dedicato a cittadini e studenti. Il professore ha spiegato che parte degli incontri si sono svolti in un teatro sanvitese, evidenziando come questa scelta si colleghi al mondo classico: i cittadini dell’Atene del V secolo, infatti, si riunivano nel teatro della polis per assistere a spettacoli e per riflettere insieme su temi importanti. Tutti i partecipanti erano sullo stesso piano e con le medesime opportunità di esprimersi.
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