Pordenonescrive 2014. Narrazione, memoria e autobiografia

pnscrive_2014La Scuola di scrittura creativa pordenonescrive, che partirà a febbraio 2014 si presenta con una proposta consolidata dalle diverse precedenti edizioni, ma con delle importanti novità. Oltre alle consuete lezioni sulla struttura della narrazione, nelle 24 ore di lezione tenute da Gian Mario Villalta e Alberto Garlini, si aggiungerà infatti l’analisi di temi importanti della narrativa contemporanea: la scrittura della memoria, vale a dire il diario, il racconto di un’esperienza (viaggio, ricerca, avventura dello spirito), la narrazione di sé nelle varie forme che vanno dall’autobiografia all’auto-fiction. Sempre più spesso, infatti, l’autore, attraverso strategie diverse, introduce sé stesso nella narrazione con l’intento di fare luce, oppure mistificare l’esperienza del reale. Mischiare sapientemente fiction e autofiction crea le premesse per un rapporto empatico col lettore e per una ricerca interiore, che non lasciano indenni né chi scrive e né chi legge. In più, un pacchetto di Seminari ed Esperienze, illustrerà praticamente come la conoscenza e l’agire individuale si intrecciano alla finzione per raggiungere il memorabile risultato della letteratura.
Quest’anno, inoltre, grazie alla sponsorizzazione Atap, i migliori cinque racconti scritti dagli corsisti verranno raccolti in un libro che verrà pubblicato in mille copie e distribuito gratuitamente a cura dell’Atap.
Ognuno di noi ha una storia da raccontare. Una storia che gli urge nel cuore e che necessita delle parole giuste per essere detta, per entrare nell’esperienza altrui come nella propria. Non c’è mistero maggiore dell’interiorità e dell’identità, che sono costituite di racconti, di momenti che uniti ad altri momenti danno il senso della nostra esistenza. Alla domanda: “Si può imparare a scrivere?” ovviamente non c’è risposta. Se ci si pone poi la domanda: “Si può imparare a scrivere di sé stessi?” si corre il rischio di sprofondare nelle sabbie mobili. Esistono variabili imponderabili: il talento, l’esperienza personale, la conoscenza del mondo. Ma è certo che alcune tecniche si possono imparare, che alcuni strumenti si possono affinare. E soprattutto che ci si può accostare ad un ambiente, quello letterario, in modo più partecipe e attivo.
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PordenoneLEGGE, e per fortuna! – Martina Majello

image_largeMi chiamo Martina, faccio la quinta ginnasio e questa settimana la mia classe ed io siamo andati ad alcuni eventi…no, scusate ma questo non era il modo con cui volevo aprire questa recensione. In pratica in questi giorni la 5E ha partecipato ad alcuni incontri con diversi lettori, professori e altri importanti personaggi italiani legati al mondo della scrittura. Non per niente la manifestazione che si occupa di organizzarli si chiama Pordenonelegge. I tre giorni che abbiamo passato più tra i vialetti di Pordenone piuttosto che tra i banchi di scuola sono stati veramente creativi e allo stesso tempo impegnativi. Gli incontri che sono stati scelti per noi trattavano degli argomenti completamente diversi, spaziavano infatti dall’inquietudine alla satira. Per non scombussolare le cose credo che dovrei cominciare dal principio, ovvero dovrei raccontarvi di ogni singolo evento, ma non temete, non mi prolungherò così tanto, spero.
Per prima cosa abbiamo partecipato alla presentazione del volume contenente i racconti del concorso “Racconti in classe”. Si tratta di un concorso svolto a livello scolastico dove noi ragazzi abbiamo tre ore di tempo per scrivere un racconto di cui ci viene fornito l’explicit o l’incipit oppure una frase o dei versi da utilizzare come fonte di ispirazione. Chiunque abbia frequentato la terza media o la seconda superiore negli ultimi anni e, soprattutto, nei paraggi dovrebbe sapere di cosa si tratta. L’anno scorso, come hanno spiegato gli studenti stessi che presentavano l’evento, ciò che è stato fornito ai ragazzi era una strofa di una poesia di Pierluigi Cappello,  “Parole povere”. Personalmente ritengo che  non fosse così facile inserire la frase in un racconto. Quest’anno che cosa si inventeranno? Lo scoprirò io stessa, perché anche la mia classe parteciperà.
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Le promesse della letteratura. Premiati i racconti degli studenti ispirati da un verso del poeta Cappello

raccontinclasse

Si è conclusa ieri pomeriggio all’auditorium Concordia di Pordenone la V edizione di “Racconti in classe”, concorso di scrittura creativa per studenti di 3. media e di 2. superiore, promosso dal Liceo Leo-Major di Pordenone, dalle scuole medie della provincia che hanno aderito all’iniziativa e da Pnlegge.
I racconti finalisti, letti dall’attrice Carla Manzon, sono stati premiati da Valentina Gasparet e Alberto Garlini (rappresentanti della giuria), dall’assessore provinciale all’istruzione Nicola Callegari e dal sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti. Ammiratore, quest’ultimo, dell’ospite d’onore: il poeta friulano Pierluigi Cappello. E proprio intorno alla suggestione proposta dai suoi versi “Uno cade dalla bicicletta legata/e quando si alza ha la manica della giacca strappata/e prova a rincorrerci” estratti da “Parole povere” (Mandate a dire all’imperatore, Crocetti Editore 2010) si sono articolati i racconti. Non sono certo “parole povere” quelle che Cappello rivolge alla platea, ma preziosi ricordi e considerazioni, in grado di creare un’atmosfera densa e sospesa, un silenzio tanto commosso da coprire perfino il respiro, rotto solo dagli applausi che incoraggiano il poeta a leggere un’altra poesia, ancora un pezzo di sé. Cappello celebra il miracolo che la lettura fa della vita, costruendo scenari che cambiano il profilo della realtà, unificata in uno sguardo che si nutre di interno ed esterno, realtà ed immaginazione, passato e presente. Anche per lo scrittore e presidente di giuria Alberto Garlini sono fondamentali le letture degli anni della formazione, che costruiscono l’autentica voce narrativa. Testimonianza ne sono questi racconti, pregevoli nello stile e nelle lucide considerazioni sulla vita spesso amara e dolorosa, e che abbozzano un orizzonte dorato per la letteratura di Pordenone, che potrebbe magari presto sfidare l’olimpo degli scrittori consacrati. Per le scuole medie: terzi ex equo Marco Del Sordo (3B “P. P. Pasolini) e Luca Ceselli (3D “T. Drusin”), seconda Elisa D’Arenzo (3D “Centro Storico”) e primo Alessandro Cortes (3A “G. Lozer”. Per il Liceo Leo-Major: terzi ex equo Eleannys Terrenzio (5Dg) e Alessandro Fanti (5Eg), seconda Chiara D’Onofrio (5Bg) e prima Marta Zerio (5Dg).

Francesca Pessotto, da Il Gazzettino, 23 febbraio 2013

Pordenonescrive – Scuola di scrittura creativa (IV edizione)

pnscrivepordenonelegge non è solo un festival per cinque giorni di settembre, ma è anche un grande laboratorio di cultura che da sempre presta attenzione a chi si avvicina al mondo della letteratura. Alle molte attività di promozione del libro si è aggiunto da quattro anni il dialogo diretto con chi aspira a un ruolo da protagonista sulla scena letteraria, attraverso un percorso formativo sui temi del romanzo e della narrazione.
La Scuola di scrittura creativa pordenonescrive, che partirà da febbraio 2013 si presenta con una proposta consolidata dalle diverse precedenti edizioni. Non sarà solo un modo per soffermarsi sui temi principali della scrittura (il personaggio, la descrizione, il dialogo, i modi della narrazione): al corso di base del Laboratorio sulla narrazione, 24 ore di lezione tenute da Gian Mario Villalta Alberto Garlini, si aggiunge un pacchetto di Seminari ed Esperienze, che, partendo dalla narrazione, si apriranno a ciò che di meglio offrono la città di Pordenone e il suo territorio in termini culturali e di esperienza di vita.
Sempre più spesso abbiamo l’impressione di vivere in una costante narrazione: la fiction di cinema e tv, il formalismo di giornali e web, ma anche le chiacchiere e i pettegolezzi, e perfino il racconto del sé, ci portano costantemente in una realtà che non è propriamente reale, ma nemmeno propriamente immaginaria: è la narrazione, che ha sue regole e suoi strumenti. Alcuni dei quali si possono apprendere e affinare. Alla domanda: “Si può imparare a scrivere?” ovviamente non c’è risposta. Esistono variabili imponderabili: il talento, l’esperienza personale, la conoscenza del mondo. Ma è certo che alcune tecniche si possono imparare, che alcuni strumenti si possono affinare. E soprattutto che ci si può accostare ad un ambiente, quello letterario, in modo più partecipe e attivo.
pordenonescrive, la scuola di scrittura creativa curata da pordenonelegge.it, è una proposta di assoluto rilievo, che in più di 40 ore di lezione, offrirà uno sguardo coinvolto e coinvolgente sulla passione di ascoltare e scrivere storie.
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Pordenone ieri/oggi/domani – Reading di Garlini, Marcuzzi, Cescon al Ridotto del Verdi

Si conclude martedì 27 marzo alle ore 18 il ciclo di incontri I Martedì di FriulAdria che la Banca ha organizzato al Ridotto del Teatro Verdi di Pordenone.

L’iniziativa, sviluppata in cinque appuntamenti, è stata ideata da FriulAdria a margine della mostra 100 anni FA…1911. Le arti in Friuli e Veneto in corso di svolgimento a Palazzo Cossetti, sede della Direzione Generale, fino al 2 aprile 2012.

L’ultimo incontro, intitolato Pordenone ieri/oggi/domani, ci riporta idealmente a Pordenone, città dove FriulAdria ha ancora le sue radici e da dove si è sviluppata tutta la sua storia aziendale.

Tre scrittori pordenonesi con un reading si interrogano in modo divertito sulla Città in cui vivono, fra un passato di tradizioni, nostalgie e luoghi, un presente inquieto di crisi, e un futuro quanto mai incerto. L’arma della scrittura e dell’ironia libera la Città dai cliché e la rende più viva e vera.

Protagonisti della serata saranno Roberto Cescon, Alberto Garlini e Simone Marcuzzi.