Gli studenti sono strani. A sentirli parlare nelle Assemblee d’Istituto, lamentano i pochi spazi per condividere idee e interessi. A scuola ce ne sono pochi. Bisogna mettere in rete le nuove idee. E nel programma dei rappresentanti degli studenti c’è sempre la condivisione delle proposte tramite la rete. Tuttavia, quando vengono trovati questi spazi – e il post sui temi per l’Assemblea d’Istituto lo era – arriva un solo commento. In quattro giorni una sola proposta per l’Assemblea.
Due sono ipotesi: o gli studenti hanno totale fiducia nei loro rappresentanti, nonostante quanto dichiarino nelle Assemblee (cioè che loro – proprio loro – vogliono scegliere i temi delle Assemblee), o agli studenti non interessano affatto né i temi né l’Assemblea (se non per saltare alcune ore).
Un’ultima nota: gli spazi per mettere in rete le proprie idee, per condividere, sentirsi parte di una comunità ci sono già. Il blog è uno di questi. Non c’è bisogno di crearne di nuovi. C’è bisogno invece di riflettere su un’altra cosa: chi vuole fare la fatica di metterli in rete? Che ne ha il coraggio? Sarebbe bello che, quando andate a vedere un film, un concerto, quando leggete un libro, quando vi colpisce l’argomento di una lezione, quando scrivete qualcosa, quando fate un viaggio, scriviate un post. Già molti lo hanno fatto. Ma ho come l’impressione che in molti non si siano ancora chiesti cosa possa fare la scuola per loro, ma cosa possano loro fare per la scuola…
Attendo risposte. Prima sul post della scelta dei temi dell’Assemblea.