Sto benissimo dove sono, anche perché ci sono arrivato dopo “lunghe” peregrinazioni.
Il tuo ideale di felicità terrena?
Prima bisogna stabilire se ci possa essere la felicità in terra; se si stabilisse la sua possibile esistenza allora la condizione di felicità in terra per me sarebbe legata alla semplicità.
Per quali errori hai più indulgenza?
Gli errori compiuti per “voia di fa massa ben” come dice mio padre, cioè quelli compiuti da chi ha eccesso di zelo.
Qual è il tuo personaggio storico preferito?
Indubbiamente Federico II Hohenstaufen; mi ha sempre affascinato moltissimo per il suo atteggiamento di grandissima apertura e la particolarità del suo vissuto personale.
I tuoi pittori preferiti?
Mi piacciono moltissimo i Preraffaelliti in genere; mi piacciono anche molte opere di Gustav Klimt e Johann Heinrich Füssli
I tuoi musicisti preferiti?
Nell’ambito della musica classica indubbiamente Wolfgang Amadeus Mozart; la mia vera passione però è il blues di cui c’è un indiscusso king: B.B. King appunto; come poi non amare, se non adorare, la magica accoppiata Lucio Battisti-Mogol o Franco Battiato?
I tuoi registi cinematografici preferiti?
Di registi non me ne intendo moltissimo, ma apprezzo indubbiamente le opere di Martin Scorsese.
Quale qualità prediligi in un uomo?
La semplicità innanzi tutto, ma è anche molto importante per me che una persona capisca bene come può rendersi veramente utile e quale sia il suo ruolo.
Quale qualità prediligi in una donna?
Non ho molta esperienza di donne… ma credo di apprezzare specialmente il fatto che siano donne appunto, cioè necessariamente diverse da me.
Quale sport pratichi?
Pratico l’atletica leggera (fondo e mezzo fondo); sono inoltre giudice-arbitro di tennis.
Saresti capace di uccidere qualcuno?
In risposta ad un atto di violenza pura e di estrema pericolosità nei confronti di qualcuno, come ultima ratio, quasi sicuramente sì; bisognerebbe poi vedere se non sarei fisicamente capace.
Chi ti sarebbe piaciuto essere?
Non mi son mai posto questa domanda…
Qual è il tratto distintivo del tuo carattere?
Credo che dovrebbero essere gli altri a dirlo, chiedete a qualcuno che mi conosce anche non necessariamente molto bene, sicuramente avrà qualcosa da dire a mio riguardo (speriamo bene). Da parte mio posso dire che ho un’ossessione per la precisione ed il tempo.
Che cosa apprezzi di più nei tuoi amici?
Apprezzo che i miei amici abbiano qualcosa di interessante da condividere.
Qual è il tuo principale difetto?
Ma non c’era già la domanda sul tratto distintivo? Ecco, io credo che i tratti distintivi del carattere di qualcuno siano quelli che molti chiamano difetti, ergo cfr. sopra.
Quali scrittori preferisci?
In questo caso “To define is to limit”; per statuto leggo tutto ciò che mi capita sotto mano e non saprei indicare quali siano i miei scrittori preferiti.
Quali poeti?
In contraddizione con quanto detto sopra, direi che un poeta essenziale per me sia Tito Lucrezio Caro; mi piace molto anche la produzione di Pier Paolo Pasolini, specialmente quella in lingua friulana. Le poesie però preferisco scriverle piuttosto che leggerle, anche se per scrivere bene bisogna leggere molto. Spero anche (come altri che hanno risposto a queste domande) che i cantautori e parolieri italiani possano essere considerati come poeti, perché allora aggiungerei anche la coppia Lucio Battisti-Mogol.
Quali sono i cinque libri della tua vita?
Sempre in contraddizione con quanto detto sopra: la saga di Harry Potter; l’immensa opera di J.R.R. Tolkien; grande importanza per me poi ha 1984 di George Orwell. Ho un atteggiamento reverenziale nei confronti del De Rerum Natura, che (blasfemia!) tengo accanto al Vangelo, che è ovviamente il primo libro per importanza nella mia vita.
Quale cd ti porteresti in un’isola deserta?
Credo che su un’isola dovrei preoccuparmi di portare ben altro. Comunque porterei il Requiem di W.A. Mozart. Lo preferirei al king solo perché il king posso anche riprodurlo suonandolo (in molti casi).
Quali sono i tuoi eroi nella vita reale?
“Sfortunato quel popolo che ha bisogno di eroi” Galileo Galilei, Vita di Galileo.
Che cosa, più di tutto, detesti?
L’ignoranza.
Di che morte vorresti morire?
Non è tempo di pensare alla morte, punto e basta.
Risposte alquanto ambigue. Un giovane di oggi desidererebbe vivere in una spiaggia accanto al Mokambo, come direbbe il professor Cescon, trovando la felicità nel sesso, nell’ alcool, nella droga e ascoltando del buon vecchio rock ‘n roll, o meglio, della scattante e innovativa musica elettronica (questo Cescon non lo dice). Di certo non si soffermerebbe sul leggere letterati antichi latini, o il Vangelo addirittura, ma preferirebbe probabilmente la lettura di un manga giapponese, o delle poetiche canzoni di un Vasco, di un Luciano Ligabue o di Nesli. Infine il giovane, credo si preoccuperebbe di più di sapere le qualità che preferisce in una donna, piuttosto che in un uomo.
Sarebbe bello scoprire chi è che ha preso una navicella da Marte, o sarebbe stupendo capire come possano esistere due gioventù così estremamente lontane.
“Risposte alquanto ambigue”: è ambiguo tutto ciò che è diverso da quelle che sono le proprie personali convinzioni su un argomento? E’ ambiguo chi è, o sembra, diverso? Alcool e droga sono cose indubbiamente negative e non vedo come una persona potrebbe anche solo tentare di trovarci la felicità.
“Due gioventù così estremamente lontane”: per fortuna ci sono tipi di gioventù diversi tra loro: la diversità è l’anima della bellezza che è questo mondo.
E’ bello vedere che ci sono persone convinte di avere delle certezze, su questioni come la gioventù poi, persone che così bene sanno giudicare e conseguentemente additare tutto ciò che non è conforme al loro canone come ambiguo. Queste persone sono molto utili alla società: la nostra è una di massa infatti, dove il tentativo è sempre quello di livellare e uniformare tutto ciò che non è conforme al suo freddo standard-plastica, plastica che è sì fredda, ma che è facile da modellare, e questo poi alla società va bene, no?
Non tutti sono uguali, l’unica cosa che tutti abbiamo di uguale è il fatto che siamo tutti diversi l’uno dall’altro, e nella diversità non mi sembra ci sia nulla di ambiguo, ma questa è una mia opinione che potrebbe essere considerata, be’, ambigua appunto.
Grazie del tuo tempo.
Sento il dovere di replicare alle parole di Valentino, onde evitare fraintendimenti.
Il riferimento a Mokambo et al. è decontestualizzato e chiaramente finalizzato all’efficacia didattica di non so quale lezione.
Sull’elettronica, anch’io adoro l’innovativa musica elettronica, ma quella che piace a me non è quella che piace a voi.
Sui manga et al., spero non sia solo così. Altrimenti il senso del mio lavoro si sfascia.
Sulla navicella da Marte, l’immagine è bella. Potrebbe stare in un tuo racconto. È bello però pensare che esistono tanti modi di pensare sotto lo stesso cielo.
Valentino, non farmi passare per l’amicone che strizza l’occhio alle “virtù” dei giovani. Qualcuno potrebbe insospettirsi.
La gioventù, l’essere ragazzi, è un tema molto vasto. Di conseguenza non sono convinto di avere certezze sull’argomento come dici tu, anzi, nell’ultima riga ho esposto l’ambiguità di entrambi i tipi di gioventù presentati. Una composta da ragazzi che trovano la gioiosa e rilassante felicità nel leggere letterati antichi ed il Vangelo, ascoltando Mozart e non pensando al mondo femminile. L’altra affogata nell’ebrezza dell’alcool e della marijuana, nel sesso e nella musica sfrenata in discoteca. Non ho giudicato, e non ho additato nessuna delle due, tantomeno ho espresso il mio punto di vista ed i miei canoni.
Non ho giudicato persone, non ho giudicato la “plasticità” delle persone, non ho giudicato il mondo trasgressivo dell’alcool e della droga, che tante persone potrebbero ritenere meno negative di quanto tu possa credere.
Ho esposto un dubbio, derivato dalla differenza di due mondi.
Grazie Valentino per la risposta, è che l’uso del termine “ambiguo” può essere forse molto forviante essendo il suo significato più comune, a mio avviso, dispreggiativo. Non userei il termine “ambiguo” per definire alcun possibile “mondo” giovanile, appunto perchè lascia trasparire un chè di dispreggiativo. A questo punto sono quasi sicuro che tu non abbia voluto lasciar intendere nulla di negativo, vista la tua risposta, e nel frattempo hai scoperto anche un mio difetto, il fatto che sono molto permaloso. Con ogni probabilità avrò mal compreso il tuo primo post (vista anche la povertà espressiva di questo strumento di cui non sono ancora convinto), e se è così mi scuso.
Se mai ci inconteremo ti offrirò sicuramente un caffè, se lo vorrai.
Grazie del tuo tempo, è stato un piacere.
Che punto di vista “antico”! Sembrano le risposte di un anziano signore distinto!
La risposta del Vangelo mi colpisce, stranissimo che un ragazzo sia interessato a queste letture. Io sul comodino tengo i miei manga, altrochè!
Che delusione, mi aspettavo una citazione di Lucrezio all’ultima domanda Josh
Hai ragione, avrei potuto!