L’azienda che gestisce il social network più popolare al mondo uno dei «datori di lavoro ideali» per i giovani
MILANO – Un colloquio di lavoro classico: il candidato, una scrivania, il responsabile del personale e il datore di lavoro in giacca e cravatta seduti di fronte. Domande personali, domande professionali; potenzialità; strategie, formazione; esperienze. Qualche sorriso e strette di mano e in mezz’ora è tutto finito. Nell’azienda di Facebook funziona diversamente: il colloquio di selezione prevede una passeggiata per i boschi di Palo Alto. «Un incontro a due» con uno degli uomini più ricchi (e potenti) del pianeta.
SCAMPAGNATA - Quanti vorrebbero lavorare per Facebook? In molti, hanno rivelato diversi sondaggi. L’azienda che gestisce il social network più popolare al mondo risulta infatti uno dei «datori di lavoro ideali». Da qualche anno Facebook è in cima alle preferenze dei giovani professionisti americani non solo per il salario o il clima di lavoro, ma perché la società è percepita come solida a livello finanziario e in grado di offrire stabilità lavorativa.
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Ebbene, per entrare a far parte della squadra di Mark Zuckerberg, che oggi conta circa 2000 dipendenti, il candidato dovrà superare la prova del colloquio di lavoro in mezzo alla natura. Dove? Nei boschi di Palo Alto, in California. Diverse persone corteggiate dal ventisettenne fondatore e amministratore delegato sono state infatti invitate personalmente a una scampagnata per le colline circostanti la sede di Facebook e sui sentieri che costeggiano l’università di Stanford, ha rivelato il New York Times. Ben lontano dagli uffici dunque.
«APPUNTAMENTO ROMANTICO» – Ben inteso, qui si parla della selezione per alcune posizioni dirigenziali all’interno della società. I potenziali impiegati che hanno potuto godere di questo curioso privilegio hanno perciò bypassato le tradizionali interviste con i manager di Palo Alto, i test d’assunzione e il processo di compilazione di moduli. Ciò nonostante, alcuni di questi hanno raccontato ora la loro personale esperienza al giornale newyorkese. Che ha garantito l’anonimato. «Un giorno apro la posta elettronica e mi appare un messaggio di Mark Zuckerberg che mi chiede di andarlo a trovare nel campus di Palo Alto per discutere di una mia possibile assunzione e quando sono arrivato, ho incontrato Zuckerberg nel suo ufficio ma siamo immediatamente usciti», ha spiegato uno dei candidati ad un possibile posto dentro Facebook. La vicenda risale a inizio 2011. «L’intera esperienza è stata abbastanza sconvolgente, surreale», ha sottolineato. Aggiungendo: «Sembrava di essere a un appuntamento romantico». L’amministratore delegato di Facebook gli avrebbe poi spiegato che «i soldi non erano un problema» e che «se voleva il posto bastava tornare in ufficio per firmare le carte».
PANORAMA SULLA SILICON VALLEY – Un altro candidato è stato portato in cima alle colline che sovrastano la Silicon Valley dove Zuckerberg si è fermato a spiegare la storia della zona: «Mi ha fatto vedere il quartier generale Apple, quello Hewlett-Packard e di altre grandi aziende tecnologiche. Infine, ha indicato la sede di Facebook e mi ha detto che col tempo sarebbe diventata più grande di tutte quelle aziende e che, se accettavo, avrei potuto esserne parte». Il social network non ha voluto commentare le testimonianze raccolte dal New York Times.
www.corriere.it, Elmar Burchia, 09 luglio 2011 13:31