Filosofare/7 – Riflessioni sulla politica

Ciao ragazzi! Tra poco si svolgeranno le elezioni regionali mentre si sono appena chiuse le nazionali, ma sapete veramente cos’è la politica?! Secondo Aristotele “l’uomo è per natura un animale politico”, ciò indicava che, per natura, egli vive insieme agli altri nella polis. Nel dizionario, invece, il termine assume il significato di “ scienza e tecnica che ha per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica.” E per voi, che cos’è la politica?
La nostra riflessione ha portato a distinguere governanti e governati. I governanti sono coloro i quali partecipano direttamente alla vita pubblica dialogando, esponendo le proprie idee, i propri progetti, che a volte sono in contrasto. Essi ,alla fine, dovrebbero prendere democraticamente  la soluzione migliore affinché la società progredisca e si sviluppi. Lo scopo dei politici è, quindi, garantire ai cittadini una buona vita all’interno della società.
I secondi rappresentano la maggior parte della popolazione, contribuiscono in modo indiretto alla vita politica votando chi, a loro giudizio, può garantire loro una società migliore.   Ma anche costoro possono iniziare una propria carriera politica, poiché la virtù politica può essere appresa e tutti possono ambire a diventare governanti ricoprendo cariche pubbliche a livello locale e successivamente di maggior rilievo. Governanti e governati non sono due gruppi completamente distinti ma dipendono l’uno dall’altro. I politici scrivono le leggi in relazione a ciò di cui il popolo ha bisogno per una condizione di vita migliore.
Ma, in Italia, un paese formato da 60 milioni di persone, come fanno i due gruppi a comunicare tra loro?
Noi, come tanti di voi, non siamo ancora maggiorenni per prendere parte alla vita politica d’oggi giorno, ma cominciamo a formarci come cittadini all’interno della scuola dove ritroviamo dei meccanismi che in parte possono essere paragonati a dei sistemi utilizzati per fare politica. Attraverso le assemblee di classe e d’istituto abbiamo l’opportunità di dibattere, apprendere, metterci in gioco, crescere e, perché no, fare pratica per il futuro, imparare le regole della democrazia e della partecipazione.
Studiare, infatti, non basta, bisogna essere determinati, convincenti, persuasivi e lavorare per il bene pubblico. Il vero politico dovrebbe essere disinteressato ai vantaggi che la sua posizione potrebbe offrirgli. In questo caso la politica verrebbe considerata in modo migliore e non sarebbe disprezzata, come invece spesso accade. La politica non è una cosa brutta, anzi, è un impegno diretto alla costruzione della società, un impegno verso gli altri con alla base tolleranza, prudenza, ascolto e onestà.

Giorgia Toffoli, Alma Frangipane, Elena Savoia, ludovicaRossit, 3Bs

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