Cosa leggono i prof – Alessandro Cozzarini

Vi volevo raccontare delle letture della scorsa estate. Non che dopo non abbia letto niente, ma forse  niente di significativo da segnalarvi.

Insomma, tutto prende spunto da Internet, da una serie di articoli sulla matematica trovati sul New York Times (che trovate ancora se fate una ricerca sul sito del NYT con il titolo di “Steven Strogatz on the Elements of Math”). In uno di questi, la bibliografia segnalava due libri: uno sull’insegnamento della matematica (A mathematician’s Lament, di Paul Lockhart, purtroppo solo in inglese), una lettura da fare per tutti i docenti di matematica. Tesi: la scuola sta distruggendo nella mente dei ragazzi una delle piu’ belle conquiste della ragione umana, soffocandola di esercizi e problemini insulsi.

L’altro un romanzo di una scrittrice giapponese Yoko Ogawa, La Formula del professore, Il Saggiatore. Intanto il titolo c’entra poco, non c’è nessuna formula, quindi non fatevi spaventare, la matematica fa solo da sfondo, da contorno per una bella storia, sul rapporto tra un vecchio professore di matematica e la sua governante. Il professore è affetto da una rara patologia che resetta la sua memoria ogni 80 minuti, e lo costringe a ricoprirsi di bigliettini in cui annotare il nome delle persone che si prendono cura di lui, e ciò che vuole “ricordare”. È come se la sua vita ripartisse da zero ogni ora e mezza. La governante ha un figlio, a cui lui dà il soprannome di “root”, radice, per la forma della sua testa (un po’ piatta, immaginiamo…), che condivide con il professore la passione per il baseball, e al quale ogni tanto spiega qualcosa della matematica.

La storia è commovente, originale, ha un che di esotico per quel che ci fa vedere del Giappone…. insomma scorre via bene e, ogni tanto, sfiora la matematica, con qualche problema  e qualche suggestione (numeri primi, numeri triangolari…) che sicuramente apprezzeranno tutti, anche quelli che ormai la matematica hanno imparato ad odiarla a scuola!

Il terzo libro da segnalare è un saggio scritto dall’autore della serie sulla matematica, Steven Strogatz, Sync (in italiano “Sincronia. I ritmi della natura, i nostri ritmi”  temo però sia esaurito) che racconta un aspetto della matematica non proprio noto a molti, cioè le sue applicazioni alla biologia e ai sistemi naturali in generale. Toccando temi che forse qualcuno ha già letto (la teoria del caos), dà un quadro chiaro ed accessibile anche agli studenti del liceo, sul tema della sincronia in natura: la sincronia delle migliaia di cellule che regolano il battito del nostro cuore, la sincronia di una specie di lucciole che lampeggiano tutte allo stesso ritmo, i cicli del nostro sonno… Non è  un libro troppo impegnativo, forse un è po’ superficiale per chi vuole capire a fondo i sistemi non lineari (e che avrà modo di approfondire con altre letture, magari), ma è capace di darci un’idea delle applicazioni della matematica, al di là di quelle già note: la fisica, l’astronomia, la tortura degli studenti liceali…

Buona lettura!

 

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