Conferenza “Dalla terra alla Luna”

Venerdì scorso, nella sala conferenze del Liceo Grigoletti di Pordenone, si è svolto un incontro tenuto da Umberto Guidoni, primo astronauta europeo ad approdare nella stazione spaziale internazionale, nel corso del quale l’astronauta ha presentato il suo libro “Dalla Terra alla Luna” e ha descritto le caratteristiche del suo viaggio spaziale con l’ausilio di un video registrato a bordo della stazione spaziale.

Innanzitutto egli ha delineato le difficoltà cui bisogna far fronte nello spazio, che sono tutte riconducibili all’assenza di gravità. Le più importanti sono relative alle sollecitazioni fisiche che il corpo umano non è abituato a ricevere, in particolar modo si presenta (nel caso di lunghe permanenze in orbita) una sorta di invecchiamento rapido dei tessuti. Il sangue tende a ristagnare e i muscoli perdono tono, cosicché l’astronauta, dopo essere rientrato, deve essere sottoposto a  una lunga riabilitazione. Un altro problema è senz’altro quello degli spazi vivibili a bordo; con gli shuttle moderni si hanno a disposizione aree più ampie rispetto alle navicelle di cinquant’anni fa ed al loro interno gli spazi sono divisi in laboratori, centri di comando e aperture sulle pareti nelle quali si innestano servizi igienici e letti. Per usare le parole di Guidoni: “Stare nello shuttle è come vivere in campeggio..ma in campeggio ci stiamo bene per una settimana al massimo, dopodiché tutti abbiamo bisogno dei nostri spazi!”. Questo, sottolinea Guidoni, è uno dei problemi che le tecnologie future dovranno risolvere, soprattutto in vista di viaggi esplorativi su Marte, i quali richiedono per la sola andata un tempo pari ad un anno. Altri problemi che con il tempo sono venuti riscontrandosi riguardano i sistemi di raffreddamento dei computer. Tutti i nostri computer hanno un sistema di raffreddamento a ventole che allontana il calore dal processore; nello spazio tutto ciò è inutile poiché, non essendoci aria, il calore prodotto dal processore non può essere portato via e quindi i primi computer portati in orbita andarono tutti completamente fusi.

Il 2011 è stato l’ultimo anno operativo per lo Space Shuttle della NASA, ma con la speranza di un futuro senza limiti ne confini Guidoni conclude il suo discorso citando una frase di Ciolkovskij: “La Terra è la culla dell’umanità, ma non si può vivere nella culla per sempre”.

Enzo Dovizio, Nicola Scopelliti  5°Cs

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