Hanoi, anni Trenta: qui si consuma, a ventisette anni, la breve vita di Vu Trong Phung, scrittore e giornalista vietnamita. Oggi considerato uno dei letterati più importanti del sud est asiatico, fu censurato in patria fino al 1986, quando venne sottratto alle maglie della censura comunista il suo più famoso romanzo: “ Il gioco indiscreto di Xuan”.
Ad Hanoi va in scena la storia di Xuan. Xuan, detto il rosso per il colore della sua chioma, si trasforma da raccattapalle in un campo di tennis francese, frequentato dalla ricca società locale, a eroe nazionale di un paese che sta vivendo una vera e propria metamorfosi con l’arrivo dei costumi e delle abitudini introdotte dai francesi. Da figlio del popolo, dotato di quella seduzione e di quel cinismo che trovano in Bel Ami di Guy de Maupassant l’antesignano più autorevole, per una serie di coincidenze fortunate, realizza una vera e propria scalata sociale che si conclude con un ricco matrimonio. Continua a leggere