Il questionario di Proust: Alessandro Pegolo

Alessandro Pegolo

Dove ti piacerebbe vivere?
In una di quelle città del futuro dove tutto è luce, velocità ed energia; e magari in cui anch’io potrei diventare luce, velocità ed energia.

Il tuo ideale di felicità terrena?
L’ho appena detto. Nella vita mi piacerebbe essere puntiforme, pulsante, discontinuo, sfuggente.

Per quali errori hai più indulgenza?
Ovviamente per tutti quelli inconsapevoli e non causati da stupidità evitabile. In genere, gli errori mi piacciono, sono evolutivi, mentre la ragione è statica. Insomma, bisogna vedere le conseguenze: se le conseguenze non sono gravi, in genere preferisco gli errori, che tra l’altro spesso fanno ridere o fanno tenerezza, due delle cose che mi piacciono di più.

Qual è il tuo personaggio storico preferito?
Quelli che passano alla Storia, per me, sono tutti in qualche modo cattivi; quindi non saprei… Mi verrebbe da dire Buenaventura Durruti o Rosa Luxemburg, ma ne so troppo poco.

I tuoi pittori preferiti?
Hopper, sopra tutti. Ma mi piacciono anche le forme tondeggianti di certi cavalli rinascimentali, il David e i Prigioni di Michelangelo, Piero della Francesca, molta pittura e scultura contemporanea (ma non le istallazioni, bleah!); e anche parecchia fotografia…

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Il questionario di Proust: Daniela Floriduz

Dove ti piacerebbe vivere?
A Berlino, città cosmopolita.

Il tuo ideale di felicità terrena?
Una società solidale, a misura di tutti.

Per quali errori hai più indulgenza?
Per quelli compiuti per eccesso di amore e di iperprotezione.

Qual è il tuo personaggio storico preferito?
Il Presidente Kennedy.

I tuoi pittori preferiti?
Giotto, Vermeer e Chagal.

I tuoi musicisti preferiti?
Mozart, Chopin e Rachmaninov.

I tuoi registi cinematografici preferiti?
Wenders, Rossellini, Avati.

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Capolavoro di Canova distrutto per sempre

Bassorilievo di Canova

Prima o poi doveva succedere: il mostrificio italico ha fatto una vittima illustre. Il 2 agosto un bassorilievo in gesso di Antonio Canova è stato staccato dal muro dell’Accademia d’Arte di Perugia per essere spedito a soli 24 chilometri di distanza, a una trascurabile mostra di Assisi intitolata semplicemente “Canova”. L’operazione, affidata alla ditta di trasporti Alessandro Maggi di Pietrasanta, è stata fatale: il gesso, cadendo, si è ridotto in mille pezzi. E non c’è restauro che tenga. L’opera era uno dei pochi esemplari noti dell’Uccisione di Priamo, episodio omerico che insieme ad altre famose scene della letteratura classica ispirarono a Canova una delle sue più celebri serie di bassorilievi. Proprio come il bronzo, il gesso consente di moltiplicare gli originali, e in questi casi l’importanza dell’esemplare è legata alle circostanze della creazione: e quello di Perugia aveva tutte le carte in regola, perché era stato donato all’Accademia dagli eredi dello stesso Canova. L’assicurazione dovrebbe ripagare 700.000 euro. Magra consolazione: la nostra generazione ha distrutto qualcosa di unico e irripetibile, che non passeremo ai nostri figli.
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Intervista a Teho Teardo

Teho Teardo
Continuiamo la nostra rassegna di interviste a personalità nostrane andando ad approfondire la scena musicale underground locale, nella quale spicca il nome di Teho Teardo. Il compositore di colonne sonore di numerosi film di successo quali Il Divo, La Ragazza del Lago e Una Vita Tranquilla ci parla della sua esperienza musicale, dai suoi inizi nel campo dell’industrial music fino alla recente collaborazione con Blixa Bargeld, pioniere della scena industrial internazionale coi suoi Einsturzende Neubauten.

Cominciamo con la tua produzione musicale: da quel che ho potuto capire, al contrario delle mie aspettative, sei attivo nella scena musicale sin dagli anni 80, prima solista e poi con altri complessi quali i Meathead, nei quali si riconosce una forte vena industrial rock. Come è accaduto il passaggio da questa fase “rumorista” a quella più “melodica” che caratterizza buona parte della tua produzione solista attuale, come si può riscontrare nei lavori per il cinema o nell’ultima tua uscita?

Mica posso immaginarmi una vita sempre e solo nello stesso punto, sia musicalmente che in generale. Sarebbe una noia mortale. Per me si tratta di un percorso di ricerca. Non penso alla musica in termini di rumore o melodia, sono tutti elementi che mi interessano e che non sono in contraddizione tra loro.

Quali sono le tue principali influenze musicali?

Ascolto di tutto, da sempre. Ho alcuni riferimenti, che poi credo si siano sbriciolati nel mio tragitto fino a qui. Continuo sempre ad ascoltare cose nuove e anche dischi vecchi, ogni giorno cerco di ascoltare attentamente un disco, anche solo un lato di un vinile.

Specialmente nelle colonne sonore, ho potuto riscontrare un grande utilizzo di archi e strumenti classici. Vi è anche quindi un’influenza di musica classica? Se sì, quali compositori in particolare?

No, utilizzare gli archi non significa necessariamente parlare di influenza e di musica classica. Significa anche pensare al nostro tempo utilizzando alcuni strumenti della tradizione come se fossero il segnale di un sonar, lanciato indietro nel tempo per capire la risonanza che c’è tra allora ed oggi. Serve per aggiornare le nostre mappe. Ho ascoltato tantissima musica classica nel periodo in cui vivevo a casa dei miei genitori perché lì c’erano molti dischi di classica.

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Le Camere Penali contro il reato di negazionismo

Al negazionismo si risponde con le armi della cultura, non con quelle del diritto penale.

Voltaire
Dopo il femminicidio la Shoah, continua la deriva simbolica del diritto penale che fa del male, prima di tutto, proprio ai simboli che usa.
L’introduzione anche in Italia del reato di “negazionismo” era stata annunciata da più di un Ministro negli ultimi anni, ma si era sempre arenata anche a seguito del diffuso dissenso da parte di storici e giuristi.
Ora l’ipotesi viene frettolosamente e pressoché unanimemente riesumata dalla Commissione Giustizia del Senato, con un emendamento che, oltre ad ampliare ed aggravare le ipotesi di apologia di reato, porterebbe ad introdurre nell’art. 414 del codice penale una sanzione per chi “nega crimini di genocidio o contro l’umanità”. Continua a leggere