Michelle Dassi, poesie
Il Gruppo Poesia del Leomajor propone alcune poesie di una ragazza del nostro liceo, Michelle Dassi (III Cu). Delle sue poesie ci sono piaciuti diversi aspetti, tra i quali la vivida fluidità delle immagini che suggeriscono al lettore un contenuto “Altro”, e rimandano ad un luogo indefinito ma al tempo stesso chiaramente percepibile di introspezione sentimentale. La solitudine, a nostro parere elemento centrale della produzione poetica in quanto costante della vita umana, si affaccia fra i versi con estrema delicatezza, quasi in punta di piedi. Questa caratteristica, sottolineata dall’andamento pacato e disteso della poesia, trova la sua antitesi nella scientificità assolutamente delocalizzata di alcuni termini (“emisfero destro”, “masochista natura”, “girone secondo”,…) che hanno l’effetto di aumentare la definizione e la precisione della parola poetica, troppo spesso offuscata dalla vaghezza che rischia l’effetto di allontanare il lettore dalla poesia facendo del linguaggio scudo anziché veicolo di trasmissione. (Andrea Cozzarini)
L’inestimabile valore delle foglie cadute
Alberi trapunti
di petali rosei
appaiono in sogno
all’autunno
che si guarda allo specchio
e non riconosce
insieme all’inverno
il suo bicchiere d’assenzio.
*
Quel giorno più non leggemmo avante
Vieni con me
nel girone secondo
dell’eterna condanna
Sussurrai perso
ebbro d’amore e
poesia
In balia del
libero arbitrio
dell’emisfero destro
*
Il silenzio DID (dissociative identity disorder) una sconosciuta
Le macchine sfuggenti
ignorano le finestre
su cui vegliano i miei volti
accarezzati dalla sete d’ossigeno
di una donna di cera
accasciata tra le venature del legno
e i vetri appannati
dal respiro ottantenne di Charles
dalle dita stupite di Nicholas
e il silenzio di una sconosciuta.
Coloro che non voltano il guardo
non sanno
masochista pensare il contrario
masochista rifiutare la propria
masochista natura.
*
Eppure non è materia
Eccomi.
A frantumare la grafite ancora vergine
per donare a non so chi
la dispersione opaca che
tramonta quando
ogni immagine si eguaglia
al passo dei dormienti.
Respira
So tutto delle sue magie
e lei della mia intimità
sarò degna del suo cospetto?
Sarà capace di prendersi cura di me?