Memoria di un dentifricio

Nonostante tu abbia in mano niente di più che uno spazzolino da denti e un dentifricio, questi ti ricordano qualcosa del passato e ti proiettano anche su riflessioni profonde.

Quella freschezza della sera
mi rianima la memoria.
Il momento meno voluto dai bambini,
ma per me non era lo stesso.
Quel momento, per me,
significava dare un punto e virgola
alla vita
e sorriderle, perché posso guardarla.

Alessio Palloni (3Eu)

spazzolinoLa poesia, scritta durante il primo incontro del Gruppo di Poesia del Leomajor, ha come tema imposto dall’esercizio un oggetto, in questo caso il dentifricio. Alessio combina un tono semplice e scarno a riflessioni e spunti interessanti e non banali. L’allitterazione dei primi versi rimanda ad un’atmosfera familiare, casalinga, una scena di vissuto che il ricordo cambia in meglio, in contrasto con l’oggetto foriero di emozioni, che possiamo quasi sentire sulla pelle grazie all’efficacia espressiva del primo verso.
Il momento di andare a letto, come un insetto nell’ambra, consente all’autore di visualizzare l’infanzia con una certa distanza, che le dà significato ma anche, al tempo stesso, riesce a non dimenticarsi che si tratta solo di un ricordo, di una felicità tranquilla che però deriva dal quieto guardarsi alle spalle, dalla valutazione a posteriori, dalla sensazione di calore in contrasto con il presente aperto ed indefinito del lettore.

Andrea Cozzarini

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