“Io conosco la verità!” “Anche io!” “E io pure!”
Non sappiamo quale sia la verità, eppure la cerchiamo. Scegliamo quella che più ci fa comodo o, senza tener conto di nulla, ci fidiamo ciecamente di chi dovrebbe avere una risposta, sperando che sia quella universale. Ma siamo tutti condizionati e condizionabili. Le opinioni, come le verità, sono soggettive: ne esistono tante e diverse, come ognuno di noi. È questo il messaggio che l’autore spagnolo Javier Cercas (conosciuto per testi quali “Soldati di Salamina” e “Anatomia di un istante”) ci vuole trasmettere in “La verità di Agamennone”: una raccolta di saggi, articoli e racconti biografici, che spaziano dal campo politico a quello filosofico e all’attualità.
Scritta con uno stile scorrevole, ma non sempre facile da seguire, la raccolta si presenta in maniera molto intrigante, incuriosendoci da subito per la copertina: un uomo con in mano un ombrello a rovescio come se ci volesse dire “Chi ha detto che l’ombrello non debba esser usato in questo modo anche quando non piove?”
L’autore si propone comunque non come colui che possiede tutte le verità, ma come la persona che mette in dubbio tutte quelle già esistenti. I racconti e gli articoli presenti sono piccole perle filosofiche o aneddoti autobiografici già editi in altre riviste e alcuni di questi hanno destato molto scalpore. Cercas si dimostra quindi capace di raccogliere idee, pensieri e riflessioni che poi il lettore è libero di interpretare e rielaborare.
Tuttavia non pensiamo che l’autore sia stato capace di definire esattamente la raccolta. A differenza di un romanzo-reportage come “Soldati di Salamina”, in cui viene raccontata una storia più o meno romanzata, ne “La verità di Agamennone” è tutto un po’ sospeso. Tanti racconti divisi in più sezioni che però, da sole, danno l’idea del vago. Manca un filo conduttore che guidi la lettura, poiché, quando sembra di averlo trovato, subito si spezza.
Innegabile è l’abilità di Cercas anche in questo se vogliamo, ma a noi è apparso più come un pallido tentativo di libro, un insieme di bozzetti, dei piccoli capolavori ancora da sviluppare.
Irene Rosset e Giulia Chiarotto, IIAc