Conversazioni sul postmoderno. Letture critiche del nostro tempo
Il postmoderno è un controverso spazio culturale che in Occidente ha qualificato la riflessione sui linguaggi comunicativi, le forme del sapere, le concezioni estetiche e della vita sociale degli ultimi quarant’anni. La sua costellazione semantica dagli incerti confini temporali, emerge dall’esperienza di una rottura che matura in seno alla stessa modernità il cui progetto epocale, consistito in gran parte nel suo ideale illuministico di emancipazione e progresso, è rimasto secondo alcuni un disegno incompiuto, mentre secondo altri si è tradotto in realizzazioni politiche e modelli esistenziali di tipo autoritario e oscurantista.
La discussione sulle sorti della razionalità moderna, portatrice di conoscenza e aspettative democratiche con il suo sviluppo tecnologico ed economico, ha costituito un argomento cruciale di confronto tra esperti e intellettuali, producendo un arcipelago di sguardi e discorsi in dissidio tra loro. Di esso è improprio indicare una sintesi che ne totalizzi il significato, mentre il tramonto dei “grandi racconti” della storia dell’umanità apre una nuova fase esplorativa sul destino delle pratiche e dei saperi.
Tra architettura e poesia, scienza e filosofia, immagine e narrazione, forme del potere ed esistenza, con il postmoderno è in gioco la ridefinizione dell’attualità del mondo reale, il senso orientativo della vita, il rapporto tra le generazioni e la ricerca di una possibile verità. Questo volume raccoglie nove contributi critici sulla pervasività e incidenza di questo clima complesso, percorrendo alcuni specifici ambiti di esperienza del pensiero contemporaneo.
Interventi di Piero Cappelletti, Roberto Cescon, Flavia Conte, Marco Durigon, Sara Florian, Sascia Pavan, Francesco Stoppa, Claudio Tondo, Eliana Villalta.